Nei mesi cruciali della rivoluzione psichiatrica Enrico Pascal ha la chiara percezione di vivere un momento indimenticabile e decide di lasciarne testimonianza nel modo più diretto, usando un piccolo registratore. Grazie a questa felice intuizione, oggi possiamo immergerci nell’atmosfera di quei giorni di lotta, ascoltando la voce in prima persona dei protagonisti: le assemblee interne ai reparti di Collegno, le riunioni di équipe, gli infuocati dibattiti pubblici, come quello tenutosi nel marzo 1969 al manicomio femminile di via Giulio. Frammenti di storia rivivono dai nastri che Pascal ha conservato per decenni e che oggi diventano un patrimonio comune, a disposizione di tutti.  Le registrazioni sono assolutamente artigianali, la qualità sonora non certo impeccabile, ma dai brani qui selezionati ci si può fare un’idea molto concreta del clima che si respirava, dei temi che dominavano le discussioni e del modo straordinariamente innovativo con cui venivano affrontati.  Le voci sono quelle di Pascal stesso, di Germana Massucco, dei pazienti ricoverati, degli infermieri innovatori e di quelli conservatori; dei familiari, di alcuni medici (pochi), di amministratori, di militanti del movimento studentesco.  Si tratta, a nostra conoscenza, di una delle pochissime testimonianze audio originali di quelle vicende e di quegli anni disponibili in Italia.

ASSEMBLEA REPARTO 12, 19 MARZO 1969

Enrico Pascal conduce una discussione partecipata e un po’ caotica, dove è presente anche una delegazione di studenti. Vengono trattati temi di rilevanza quotidiana, che mai nessuno a Collegno aveva pensato di sottoporre ai ricoverati in un confronto pubblico: «Di che colore dovranno essere i nuovi armadietti, appena ordinati? La qualità del vitto è davvero migliorata? Sarà possibile avere dei piatti al posto delle scodelle?». Ma si parla anche di argomenti più difficili: «I pazienti più gravi, che “disturbano”, possono convivere con gli altri? Che differenza c’è rispetto al “sistema di una volta”?».

ASSEMBLEA REPARTO 12 di COLLEGNO, CON I FAMILIARI, 6 LUGLIO 1969

L’assemblea al Reparto 12 di Collegno è aperta a un’ampia rappresentanza di familiari. Vengono riconosciuti i progressi fatti e si discute di tutti i gravissimi problemi che rimangono. Si sta preparando una lettera congiunta di rivendicazione all’Amministrazione e alla Provincia. La domanda è pesante: «per quale motivo i ricoverati non possono ancora rientrare in famiglia?». Pascal annuncia che finalmente le assemblee verranno estese ad altri reparti del manicomio.

ASSEMBLEA REPARTO 2 di COLLEGNO, 17 LUGLIO 1969

L’assemblea si tiene il 17 luglio 1969 alla Sezione 2 di Collegno, detta dei lavoratori, perché raccoglie i ricoverati che svolgono mansioni lavorative interne all’ospedale, in cambio di poche lire. L’assemblea è coordinata da Enrico Pascal e da una rappresentanza di infermieri della Sezione 12, che per primi hanno introdotto la metodologia assembleare e hanno ricevuto il mandato di estenderla agli altri reparti. Intervengono diversi pazienti e alcuni infermieri della Sezione 2, oltre agli infermieri del 12. La discussione termina con un veemente attacco di Pascal alla cosiddetta ergoterapia, che nasconde il semplice sfruttamento lavorativo degli ammalati.

RIUNIONE ÉQUIPE REPARTO 12, 14 NOVEMBRE 1969: LAVORARE NEL SETTORE?

I nuovi indirizzi della Provincia prevedono di iniziare un lavoro di équipe sul territorio, in continuità con quello ospedaliero, sull’esempio dell’esperienza francese. L’équipe del Reparto 12 discute sui pro e i contro del progetto e sulla sua effettiva realizzabilità

RIUNIONE EQUIPE REPARTO 12, 25 MARZO 1969

L’équipe del Reparto 12 si riunisce per discutere le implicazioni del nuovo corso, in particolare la questione della responsabilità: i pazienti hanno maggiore libertà, ma chi risponde se succede qualcosa? Gli infermieri del Reparto 12 contrari alle innovazioni sono usciti allo scoperto, firmando la settimana precedente una lettera molto critica. La posizione di Pascal è netta: chi non condivide la nuova linea è libero di andarsene.

ASSEMBLEA REPARTO 12 di COLLEGNO, APERTA, 11 LUGLIO 1969

L’assemblea è aperta anche a infermieri e pazienti di altri reparti; l’équipe del Reparto 12 presenta la propria filosofia operativa e i primi risultati concreti. Con chi non lavora al 12 si discute soprattutto di responsabilità: degli infermieri, dei medici, dei familiari. E della guaribilità e della pericolosità dei pazienti, di leggi e regolamenti che ostacolano le innovazioni.
Prende la parola l’assistente sociale Germana Massucco, la prima operatrice donna in un ambiente tutto maschile. Interviene anche un sindacalista.

ASSEMBLEA PUBBLICA AL MANICOMIO DI VIA GIULIO, 25 MARZO 1969

Circa un anno dopo le prime assemblee al Reparto 12 di Collegno, anche al manicomio femminile di via Giulio a Torino si tenta la strada dell’innovazione. Le iniziative di due giovani medici, Annibale Crosignani e Giuseppe Luciano, suscitano la reazione delle forze conservatrici, soprattutto dei sindacati delle infermiere. Ne deriva uno sciopero del personale, diversi articoli di cronaca nazionale, un’interrogazione parlamentare. Il Ministero della Sanità invia un Ispettore, il dottor Mola. Si convocano due infuocate assemblee pubbliche nei locali di via Giulio. Fra gli altri intervengono il dottor Luciano, un’infermiera che sostiene le riforme, Milva Selle; il direttore di Collegno, il professor Giacomo Mossa; il dottor Crosignani (che polemizza con il dottor Mossa che ne aveva ordinato il trasferimento); il leader del movimento studentesco Mario Virano, che nel dicembre precedente aveva organizzato il Convegno “È un crimine progettare un ospedale psichiatrico?”.

ASSEMBLEA GENERALE di COLLEGNO, 26 LUGLIO 1969

All’assemblea aperta a tutti, che si tiene di sabato, intervengono ricoverati, sindacalisti, gli infermieri più motivati del Teparto 12 e degli altri reparti, un Consigliere di amministrazione dell’Opera Pia (mentre gli altri, a dire di un infermiere, «hanno preferito il mare o la montagna»).
Enrico Pascal si scaglia contro le resistenze interne al cambiamento e contro i pregiudizi, soprattutto quello sulla pericolosità dei malati, che servono da pretesto per la negazione dei diritti più elementari. Rivendica i meriti del metodo assembleare, da cui inizia ogni presa di coscienza e progresso concreto nell’assistenza; lamenta che si continui a invocare la mancanza di fondi come falsa giustificazione all’inerzia istituzionale. Un ricoverato torna a denunciare lo sfruttamento del lavoro mascherato da ergoterapia.

RIUNIONE ÉQUIPE REPARTO 12

Una nuova riunione di équipe per discutere la questione di fondo: lavorare nel settore significherà abbandonare a se stessa la comunità terapeutica del Reparto 12?

ASSEMBLEA REPARTO 12, 14 NOVEMBRE 1969: LAVORARE NEL SETTORE?

Lo stesso giorno della riunione di équipe si svolge un’assemblea di reparto: la questione è posta direttamente ai ricoverati e discussa a lungo con loro