RIPARATI

40 fotografie, realizzate dal fotografo Stefano Guerci, architetto e designer, durante un tour presso le strutture de Il Margine sul territorio piemontese.

I servizi del Margine vengono interpretati come spazi per riparare ferite, fragilità, ma che possono anche servire per dare riparo.
Dall’individualità, dall’indifferenza, dal pregiudizio. Luoghi in cui prevale la filosofia della “riparazione”, perché, come insegna l’antica arte giapponese del kintsugi, del “riparare con l’oro”, con pazienza e cura, tutto si può aggiustare. Perché, saldando insieme piccoli frammenti con un prezioso lavoro di cura, spesso le persone possono davvero rinascere a nuova vita.

Una pratica che realizza un’idea: dall’imperfezione e da una ferita che racconta una storia, può nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.

La Cooperativa Sociale Il Margine ha una lunga storia di partecipazione civile e di servizi alla persona che si dipana in quaranta anni di lavoro, attraverso la passione ma soprattutto attraverso la storia delle persone incontrate negli anni, come soci e come utenti.

Nell’anno delle celebrazioni del quarantennale, è emersa l’esigenza di un racconto per immagini che mettesse in mostra il nostro agire quotidiano, definito dai diversi significati che può avere il verbo riparare: proteggere, difendere, alleviare, compensare, limitare un danno, scusarsi, risarcire, provvedere, fare ciò che è necessario, rimettere in buono stato una cosa rotta. Ognuna di queste parole racchiude appieno la missione della cooperativa.
Quando si tratta di esseri umani, niente deve essere sprecato e tutto può essere rimesso insieme.